Lettera da un Eremita.

Lettera in buona fede scritta da un Eremita a tutti quelli che vorranno leggerla.

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  1. Bealor
     
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    Non hai eremitato

    Dopo queste parole, che sono ciò che mi sono sentito dire da vecchi eremiti mi sono messo a riflettere per qualche istante. Considerando che da player invece ho fatto 3 settimane di Eremitaggio, vado oltre ciò e m'immedesimo come una persona completamente nuova, in un frame a me estraneo come quello dell'Eremitic World e i cui membri passati sembrano non riconoscermi come loro "successore".
    Per successore intendo un eremita della nuova generazione, nel senso vario del termine.


    E quindi vado avanti, come giocatore, a riflettere sulla mia situazione attuale, su quello che è oltre mezzo anno di percorso. E' vero, Bealor Wreck non ha eremitato, eppure senza passare 3 settimane in una stanza vuota dopo aver rimosso gli amici poiché (purtroppo) non ho avuto la possibilità di vivere questa esperienza dalla prima season, un paio di cose le ha capite.

    Io, Bealor, non ho eremitato e non ho faticato per entrare nell'Eremitic World - ha ragione chi lo dice, eppure senza quella fatica sono arrivato a capire che oggettivamente l'EW è molto più di quello che sembra essere, non è un semplice world, ma un enorme quadro bianco dove ti viene concesso un colore e sta a te deciderne l'utilizzo e l'interpretazione che verrà data al disegno. All'interno di questo quadro ognuno conta che faccia ciò che più gli viene spontaneo, e dove la priorità non è vincere, ma partecipare e divertirsi nel farlo. Un tempo esistevano giochi come quello che era l'Eremitic World, e adesso questo sembra essere l'unico rimasto di un enorme sfilza ormai conclusa dove ciò che davvero faceva la differenza era divertirsi, e non farsi venire il sangue amaro se si vince o meno. Non importa se Bard faccia la sua avventura e per esempio a Bealor muoia il villaggio, mettere sul piatto differenti cose ricevute non fà altro che limitare ciò che invece l'Eremitic world davvero è: immaginazione. Ognuno, difatti, riceve quello che più struttura il proprio personaggio a ricevere, fà ciò che struttura meglio il proprio personaggio a fare, anche se ci vorrà tempo, anche se alle volte potrà sembrare che vi siano differenze, ciò che ha più valore è che si passi il tempo insieme divertendosi e non il pg più forte poiché a fine di questo cammino l'unica cosa che resterà saranno i legami stretti insieme ai ricordi che ne deriveranno, e non la "fama" di ciò che è fuoriuscito dalla mia immaginazione, quello è solamente un effetto collaterale e infantile da giudicare. E questo io l'ho capito senza passare 3 settimane all'interno di quella stanza vuota dopo aver tolto tutti gli amici, arrivando al concetto principale che essere eremita non significa aspirare in grande in termini di role, ma costruire il proprio futuro con ciò che ci viene dato, con le amicizie strette nel percorso e soprattutto con la capacità di sorridere anche dinanzi a molteplici infantilità. Metaforicamente, se si prende Ethera come la mappa generale dei Pokèmon, l'Eremitic World vuole che gli eremiti siano persone che esplorano ogni singolo tassello di quella mappa stimolati da curiosità e voglia di scoprire, le palestre verranno da se, e dove alla fine del gioco colui che è davvero riuscito a giocare non è quello che ha battuto tutte le palestre, bensì chi ha scoperto ogni segreto ed intrattenimento che il gioco aveva da offrire. Spesso ci saranno degli avversari più forti di noi, e un vero eremita ho realizzato che non è colui che piange quando non li oltrepassa, bensì è una persona che lotta fino alla fine pur di non essere sconfitto ma che arrivato il momento si prende lo schiaffo apprendendo per logica - via ripensamenti sull'incontro - su come superare difficoltà simili ma a livelli più abbordabili. E se questo vuol dire non essere degno della considera

    Non ho eremitato, e non ho aspettato 2 mesi per un maestro, è vero, mea culpa, mea grandissima culpa, e senza aver aspettato sono arrivato alla conclusione che l'elemento non è altro che l'espressione della propria creatività, il colore che si sceglie, per poter davvero dare vita al disegno di se stessi attraverso il gioco. L'Ambientazione ed il resto, così come le tecniche, sono solo indicazioni che ci vengono date attraverso gli inizi, ma l'elemento per se non ha limiti se non quelli che la mente del giocatore ha da offrire e la sua strategia. Spesso ci saranno incontri dove ho appreso che l'elemento non farà la differenza, ma la crescita personale dell'eremita con quell'elemento sì. Non starà mai a noi apprendere cosa rende le persone superiori, perché nessuno è superiore agli altri, bensì ogni eremita via il proprio elemento ed il suo utilizzo è differente, unico, irreplicabile e aggiunge variazione a quell'enorme complesso che è il pool di personaggi di questo world. L'elemento che accresce simboleggia, in un determinato modo, anche l'evoluzione del personaggio.


    E si, avete ragione, io NON HO EREMITATO. Eppure senza eremitare quando leggo la storia di un giovane che si arrampica su un monte per poter salvare il suo mondo non mi preoccupo di dire "OMG SO OP" ma penso a quanto questo possa davvero incitare i ragazzi a mettere tutto se stessi per riuscire in ciò che vogliono, probabilmente alle volte questo processo implicherà delle rinunce, delle perdite.. ma è così che gira il mondo, nulla è gratuito e senza rinunce. Questo è quello che io, in mezzo anno, sono riuscito ad apprendere da un world che mi ha fatto sorridere ogni giorno di questi mesi, oltre che riflessioni su ogni personaggio. Un esempio ulteriore sono le malattie, e adesso vado a riferirmi per quanto riguarda alla storia di FaithFul che secondo me cela il più grande insegnamento di tutti gli otto capitoli. FaithFul implica, se tradotto, "Di tanta fede" o "pieno di fede" ed è un ragazzo che si ammala di un Virus letale che lo porterà a morire. A questo punto, ciò che mi ritorna in mente è pensare a quei bambini che scoprono di avere una malattia terminale, magari qualcuno anche imparentato a possibili giocatori, e che possono rispecchiare nella figura di Faith ciò che è il suo familiare, un ragazzo forte che per colpa di cause esterne vede le proprie barriere vitali infrante, e non può far altro che avere fede in se stesso, che ce la farà, che sopravviverà più a lungo possibile per godersi a pieno la propria vita piuttosto che rinunciare e lasciarsi andare. Questa voglia di riprendere la propria vita in mano, o magari incitamento, lo si può trovare benissimo nella storia di Sting e di come Tekas l'abbia salvato. Ma così come questo world dà lezioni positive di vita, riesce anche ad ammonire, e riprendo Faith come esempio. Il Vyrus era un qualcosa che lo potenziava e che la fine lo ha ucciso, ed è esplicito a mio parere il collegamento alla collera, qualcosa che ti fà perdere le staffe e fisicamente ti rende anche invulnerabile a causa dell'adrenalina, ma che ti spinge lentamente alla morte del proprio animo, cosa che più guida ogni eremita nell'EW.

    Concludo dicendo che avete ragione, quindi, a puntarmi il dito contro e a tutta la generazione dicendo che non sappiamo a cosa avete rinunciato voi per essere dei membri, ma vorrei dirvi che se per voi ciò che fà la differenza tra un vero eremita ed un'altro è passare qualche settimana soli in una stanza, allora forse siete voi a non aver davvero mai eremitato.

    Cordiali saluti,
    Un eremita.
     
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  2. - Rey Ðarastix SharK -
     
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    Bhè che dire, in questa lettera hai dimostrato di aver colto in pieno il concetto dell'EW che più che un world io lo definisco uno stile di vita dove non si smette mai di apprendere (e non parlo al livello di abilità). Anche se alcune volte (sempre coff coff) abbiamo avuto varie divergenze, per me (io la penso così) hai meritato il titolo d'eremita così come qualsiasi altro eremita che abbia eremitato, e vale anche per chi si ritrova nella tua situazione di "non avere eremitato". Penso che tutti durante questi sei mesi abbiamo guadagnato in maturità, e credimi se ti dico che anche se "NON HAI EREMITATO" hai dimostrato di vivere a pieno la tua avventura nell'Eremitic World gogendotela al massimo, come ognuno di noi.
    E penso sia una cosa di cui puoi "vantarti" ossia dire che sei diventato un EREMITA in tutti gli effetti senza dover EREMITARE, così come puoi farlo tu, può farlo chiunque si trovi nella tua situazione.


    Questo è quel che penso. :)
     
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  3. Bealor
     
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    CITAZIONE (- Rey Ðarastix SharK - @ 4/6/2018, 19:30) 
    Bhè che dire, in questa lettera hai dimostrato di aver colto in pieno il concetto dell'EW che più che un world io lo definisco uno stile di vita dove non si smette mai di apprendere (e non parlo al livello di abilità). Anche se alcune volte (sempre coff coff) abbiamo avuto varie divergenze, per me (io la penso così) hai meritato il titolo d'eremita così come qualsiasi altro eremita che abbia eremitato, e vale anche per chi si ritrova nella tua situazione di "non avere eremitato". Penso che tutti durante questi sei mesi abbiamo guadagnato in maturità, e credimi se ti dico che anche se "NON HAI EREMITATO" hai dimostrato di vivere a pieno la tua avventura nell'Eremitic World gogendotela al massimo, come ognuno di noi.
    E penso sia una cosa di cui puoi "vantarti" ossia dire che sei diventato un EREMITA in tutti gli effetti senza dover EREMITARE, così come puoi farlo tu, può farlo chiunque si trovi nella tua situazione.


    Questo è quel che penso. :)

    Ti ringrazio ma era una cosa generale.
     
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